Il dibattito circa la realizzazione della sede del T.A.R. ci ha trovati e ci trova sensibili in via operativa a prescindere da esternazioni pubbliche.
Ciò non in un’ottica campanilistica, pur sempre dolenti per il progressivo depauperamento del centro storico catanzarese, ma per fattori strettamente logistici, funzionali ed economici.
La sede del T.A.R. non è solo la casa dei giudici amministrativi, ma della Giustizia Amministrativa per la collettività e al riguardo vanno considerati: innanzitutto il profilo dell’accesso e della agibilità che, per quanto si ipotizza, non è certo ottimale, soprattutto per chi è costretto a servirsi dei mezzi pubblici; il profilo funzionale, essendo indubbio che manca un collegamento diretto o comunque, utilmente adeguato con il resto degli uffici giudiziari e con la stessa realizzanda cittadella giudiziaria, con i relativi accessi e parcheggi anche in previsione di possibile riforma di unificazione delle giurisdizioni; il profilo economico per l’onere eccezionale di demolizione e ricostruzione e soprattutto per gli oneri collettivi dell’accesso.
Resta quindi auspicabile la rivisitazione degli orientamenti sinora emersi.